Osteoporosi: quali sono i migliori tutori per la “ladra silenziosa” di ossa

Osteoporosi: quali sono i migliori tutori per la “ladra silenziosa” di ossa

Nota anche come “ladra silenziosa di ossa”, l’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico tipica dell’età avanzata. Viene così definita perché è spesso insidiosa e asintomatica, sottovalutata fino a quando non sopraggiunge una frattura.

È una malattia caratterizzata sia da una riduzione della massa ossea che da un’alterazione della sua architettura. Questo porta a una maggiore fragilità dell’osso e lo espone al rischio di fratture.

L’osteoporosi può essere prevenuta, diagnosticata e trattata per ridurre il rischio di incorrere in una frattura.

Vediamo qualche dato sul contesto in Italia.

Nel corso della vita, circa il 40% della popolazione incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, in maggioranza dopo i 65 anni. Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa.

Secondo i dati ISTAT relativi all’anno 2020, l’8,1% della popolazione italiana (il 13,5% delle femmine e il 2,3% dei maschi) ha dichiarato di essere affetto da osteoporosi con prevalenza che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare nelle donne dopo i 55 anni, fino a raggiungere il 32,2% oltre i 74 anni (il 47% delle femmine e il 10,3% dei maschi).

Nel 20% dei casi si ha la perdita definitiva della capacità di camminare autonomamente e solo il 30-40% dei soggetti torna alle condizioni precedenti la frattura.

Come gestirla al meglio?

Le caratteristiche genetiche sono importanti, ma ci sono altri fattori di rischio modificabili quali la sedentarietà e la scarsa attività fisica, l’alimentazione non equilibrata povera di calcio e ricca di sale, il consumo di alcol, l’abuso di caffeina, i disturbi del comportamento alimentare e il tabagismo.

Inoltre le donne, rispetto agli uomini, hanno la riduzione degli ormoni sessuali che si verifica con la menopausa ne determina una più rapida e precoce perdita.

Qual è il ruolo dei tutori ortopedici?

Le regioni più frequentemente coinvolte sono il polso, la colonna vertebrale e l’anca, zone alle quali è possibile dare supporto attraverso alcuni tutori ortopedici specifici. Vediamone alcuni dedicati alla colonna vertebrale.
  • TENY TO 1306 è il tutore dorso-lombare modulare che combina la spinta dorsale e le controspinte a livello di spalle e bacino per ottenere un sostegno ottimale. Realizzato in materiale “C6Tex combinato” con filo di carbonio: traspirante, termoregolatore, batteriostatico, ipoallergenico e performante. Il suo telaio in alluminio è ottimale per la fase acuta della patologia, mentre le stecche intercambiabili sono ottimali per la fase cronica.  Inoltre, il design è studiato appositamente per essere confortevele anche durante un utilizzo prolungato.

 

  • AGILOMB TO 1103 è un corsetto muscolo-scheletrico lombosacrale in fibra di carbonio C6 Tex: antistatico, traspirante e performante. È tra i prodotti che Tenortho può realizzare su misura. La parte lombare è sostenuta da stecche flessibili integrate nella fascia con ulteriore possibilità di inserire stecche più rigide per aumentare la stabilizzazione del corsetto. La zona addominale ha un rinforzo steccato a spirale in posizione obliqua. Il modello è unisex.

 

  • AGILOMB TO 1108 è un corsetto pensato per le persone con l’addome prominente. Ha chiusura laterale a velcro per ottimizzare l’azione contenitiva nella parte frontale e tiranti elastici posteriori 2+2 per una pressione variabile e personalizzata, inclinati per la migliore azione contenitiva. La parte lombare è sostenuta da 6 stecche flessibili integrate nella fascia (possibilità di inserire stecche più rigide per aumentare la rigidezza del corsetto). La zona addominale ha il rinforzo steccato a spirale in posizione obliqua.
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